domenica 12 febbraio 2012

ECO_CONSIGLI

Cominciamo oggi a proporre eco_consigli proposti da varie Associazioni. Da tener presente che queste informazioni circolano oramai da vari anni, tocca solo a noi metterle in pratica.
Comunque se non vuoi aspettare i prossimi giorni puoi andare direttamente sul sito del WWF
http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=902

La spesa

Ecoconsigli WWF sul tema "La spesa"
La spesa
Non devi sentirti in colpa se consumi poco
Chi rispetta l'ambiente cerca di consumarne meno che può, sapendo che le risorse non sono infinite.
E meno consuma più si sente leggero, in armonia con la natura, col pianeta e con l'umanità.
Oggi le economie e gli Stati vanno in crisi se la gente consuma - e quindi spreca - un po' di meno: ma è responsabilità di chi governa e pensa ancora che questo sia l'unico mondo possibile.
E non cerca seriamente di cambiarlo.

  • L’era del sacchetto di plastica per la spesa si è finalmente conclusa: dall'1 gennaio 2011 è entrato in vigore il divieto di commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili per l’asporto delle merci.
    L’Italia aveva il record nei consumi delle buste di plastica, con oltre il 25% del totale dei sacchetti consumati nell’Unione Europea, corrispondenti a 260.000 tonnellate di plastica, poco meno di 400 sacchetti di plastica a testa. A fronte di una vita media di utilizzo di circa 20 minuti impiegavano molti secoli per essere degradati rilasciando sostanze tossiche e bioaccumulabili nell’ambiente, contaminando acque e suoli ed entramdo nelle reti alimentari del pianeta.
  • Le alternative ai sacchetti ci sono,
    pratiche e convenienti sia per l’ambiente che per il portafogli. E’ solo questione di abitudine. Dopo 50 anni si prendono la rivincita quegli strumenti utilizzati dalle nostre nonne come le sporte in tela (anche fai da te), i carrelli della spesa, le retine che hanno tutti il pregio di poter essere riutilizzati infinite volte a beneficio dell’ambiente e del portafogli. A pensarci bene sono anche più comodi.
  • I nuovi sacchetti biodegradabili,
    realizzati a partire da amido di mais, sono un passo avanti rispetto ai vecchi sacchetti di plastica. Tuttavia sono fragili e si rompono facilmente, conviene quindi utilizzarli solo in caso di reale necessità. Anche perchè in genere te li fanno pagare non meno di 10 centesimi l'uno: in una anno si può arrivare a spendere circa 100 euro a famiglia.
  • Se fai grandi spese al supermercato puoi utilizzare le scatole di cartone che trovi là. A casa, finito l'uso falle a pezzi e riponile nel cassonetto della carta. Oppure portati grandi borse da casa e poi tienile in macchina per la prossima spesa.
  • Le proteine che influenzano il climaPer avere un’idea delle emissioni di CO2 per unità di alimento prodotto e stimare l’impatto ambientale di alcune scelte alimentari guardiamo qualche numero. Le diverse preparazioni a base di carne, maiale, manzo e pollame, comportano un riscaldamento globale per ogni kg di carne fresca variabile da 3,2 o 4,6 chilogrammi di anidride carbonica equivalente (kg CO2e) per il pollo e il filetto di maiale, a ben 68 kg CO2e per il filetto di manzo.
    Queste differenze sono dovute alla differente quantità di cibo necessaria a far crescere di 1 kg l'animale (se per aumentare di 1 kg a un vitello servono 13 kg di mangime a un pollo ne bastano 3 kg) e ai loro metabolismi digestivi (i ruminanti emettono elevate quantità di metano, un potente gas serra).
    I prodotti caseari hanno emissioni non troppo differenti da quelle delle carni, anche delle basse rese di trasformazione (1 kg di formaggio ogni 10 litri di latte).
    E non è tutto, la produzione di alimenti di origine animale è nettamente sfavorevole anche in termini di superficie arabile richiesta per anno, essendo pari a ca. 21 m2 per ogni kg di carne di manzo e appena 0,2 m2 per kg di patate.
    I prodotti ittici possono essere pescati in mare o allevati in acquacoltura e trasformati in filetti freschi oppure surgelati. L’impatto oscilla tra i da 0,09 kg CO2e per kg di cozze fresche a 0,22 per i filetti di sgombro freschi (se i filetti si acquistano congelati il valore sale di oltre 4 volte), 1,2 per il merluzzo fresco (valore quasi triplicato se si acquista congelato) a 3 per i gamberetti e 20,2 per l’astice (valori che dipendono in massima parte dal combustile dei pescherecci che operano nel mare del Nord).
  • Prova il Carrello dello spesa virtualeCome le tue scelte alimentari influiscono sul cambiamento climatico? Che cosa ha a che fare la tua tazza di caffè del mattino con la fusione dei ghiacci artici? Il peso dei nostri acquisti può essere valutato attraverso il calcolo dell’impronta di carbonio, ossia delle quantità emesse di gas a effetto serra. Misura la CO2 prodotta dalla tua spesa
  • Evita di acquistare frutta o verdura imballata Solitamente l'imballaggio – oltre che fonte di inquinamento - è veramente sproporzionato e la qualità è peggiore di quella dei prodotti sfusi. I cassonetti e le discariche italiane straripano a causa degli imballaggi.
  • Se compri il pesce fai attenzione alla taglia! Per ogni specie la legge stabilisce la taglia minima: pesci più piccoli non dovrebbero arrivare sul mercato né essere pescati. E’ una misura necessaria per cercare di preservare gli stock naturali: in questo modo ogni esemplare può almeno arrivare a riprodursi prima di finire in tavola.
    Le 5 regole d'oro per il pesce sono:
    1) PREDILIGI il pesce pescato, rispetto a quello di acquacoltura
    2) SCEGLI specie non in pericolo di estinzione
    3) RISPETTA la regola della taglia minima di vendita delle specie
    4) DAI LA PRECEDENZA al pescato locale
    5) CONSIDERA la stagionalità delle specie
  • Se trovi un prodotto con il vuoto a rendere preferiscilo agli altri. Riciclare una bottiglia integra consente un risparmio energetico 5 volte superiore alla fusione del vetro rottamato.
  • Evita di comprare prodotti che contengono coloranti: alcuni sono nocivi, anche se quelli di cui man mano si scopre la nocività vengono frettolosamente proibiti. Ormai tutti gli ingredienti (perciò anche i coloranti) devono essere segnalati sull'etichetta. E poi i coloranti non rendono certo più buoni gli alimenti.
  • Non utilizzare i prodotti "usa e getta",
    consentirai così di ridurre il flusso di materiali ed energia nel sistema economico. Con gran beneficio rispetto all'inquinamento e ai cambiamenti climatici.
  • Sostituisci i prodotti e i preparati pericolosi con altri prodotti ecologici in commercio, per quanto possibile. Attenzione però, fidati solo di prodotti con marchi di qualità ecologica scientificamente riconosciuti a livello internazionale. Un esempio è il marchio di qualità ecologica Ecolabel Europeo, contraddistinto da una margherita.
  • Per aggirare il rincaro dei prezzi di frutta e verdura causato dagli speculatori e per garantirsi prodotti di migliore qualità, è possibile rivolgersi ai privati. Piccoli coltivatori che spesso coltivano orticelli senza usare pesticidi. Questo consente di pagare di meno la merce, di assicurarsi un prodotto meno inquinato e, in molti casi, di scambiare quattro chiacchiere con la gente, con vecchietti spesso soli. E questo fa bene a tutti.
  • Se il tuo negoziante non vende bevande in bottiglia con vuoto a rendere ti suggeriamo di minacciare benevolmente di cambiare negozio se non se le procura. Perché sprecare cose quando se ne può fare a meno?
  • Pensare globalmente, ma consumare localmente
    Consiglio vecchio ma sempre valido. Per fare la spesa di frutta e verdura, non andiamo più al supermercato, ma mettiamoci insieme per fare una spesa collettiva rivolgendoci a piccoli produttori del posto. Scopriremo delle realtà interessantissime e si creeranno delle sinergie straordinarie.
  • Molti soci ci raccontano che una volta lo spendere
    li gratificava molto. Oggi... li gratifica molto di più il consumare il minimo indispensabile, vivere il più possibile in punta di piedi sul pianeta, cercando di trasmettere questo valore agli altri. E così si risparmia pure.
  • Negli allevamenti intensivi le condizioni dell'animale sono spaventose. Spazi esigui, aria irrespirabile e un livello di pulizia sotto zero caratterizzano quasi tutti gli allevamenti intensivi. Agli animali vengono somministrate quantità notevoli di antibiotici per combattere la diffusione di patologie dovute all’eccessiva densità cui gli animali sono mantenuti e spesso anche ormoni tra cui estrogeni, che sarebbero vietati dalla legge. Preferisci la carne biologica, così sarai sicuro di quello che mangi. Costa di più è vero, ma potrebbe essere l'occasione buona per mangiarne di meno.
  • La vostra acqua è così cattiva che avete proprio deciso di comprare acqua minerale? Fai almeno attenzione alla provenienza (meglio se viene da vicino) e al tipo di imballaggio: il vetro è meglio perché riutilizzabile.
  • Se compri prodotti surgelati porta con te una borsa termica. Così il tuo freezer non dovrà faticare e consumare energia per riabbassare la loro temperatura. E si conserveranno meglio.
  • Preferisci prodotti freschi e non surgelati. Oltre al miglior sapore, i prodotti freschi hanno dalla loro il non utilizzo di energia per mantenerli freddi. La catena del freddo consuma una enorme quantità di energia.
  • I fazzolettini rinfrescanti sono di cellulosa pura, il che comporta uno spreco di alberi, sbiancata con il cloro in un processo molto inquinante. Da evitare.
  • Quanta carta (= alberi!) sprecano i quotidiani per propinarci inserti e magazine non richiesti! Per far loro capire che non sono sempre graditi (anche perchè non abbiamo il tempo per leggerli!) non comprare il giornale nei giorni in cui esce con un allegato che non ti interessa.
  • Evitiamo le bibite in contenitori di alluminio
    Oltre a costare molto di più, richiedono molta energia elettrica per essere prodotti e, quindi, sono causa indiretta di emissioni di gas che provocano l'effetto serra. Preferisci il vetro.
  • Leggi le etichette dei prodotti che stai per acquistare e non farti condizionare troppo dalla marca.
  • Se proprio volete bere acqua minerale (è una decisione che noi sconsigliamo), almeno comprate acqua minerale proveniente dai monti più vicini. Non avrà così bisogno di essere trasportata da un capo all'altro d'Italia con grande spreco di carburante e inquinamento dell’aria! E’ davvero penoso vedere colonne di Tir, carichi di bottiglie d’acqua, che vanno da Nord a Sud, e da Sud a Nord! L’acqua è acqua, ovunque sia.
  • Non farti condizionare troppo dall'aspetto della frutta e della verdura che fa bella mostra di sé sul banchetto. Spesso gli alimenti più belli (grossi, lucidi e colorati) sono anche i più impregnati di pesticidi nocivi.
  • Piatti, bicchieri e posate di plastica non fanno male solo all'ambiente Secondo una ricerca di Altroconsumo, infatti, molecole di sostanze tossiche, tra cui alcune cancerogene, migrano nel cibo. Può essere accettabile usarli esclusivamente in rare occasioni e solo con cibi freddi. Assolutamente da evitarli con i cibi caldi.
  • Dove mangi?
    Spesso prestiamo attenzione al cibo ma non abbastanza ai recipienti dove il cibo viene conservato, cucinato o somministrato. Limita l’uso di padelle e pentole antiaderenti in cui lo strato antiaderente, soprattutto se graffiato - può rilasciare sostanze come il PFOA e il PFOS (che possono avere conseguenze dannose per la salute, soprattutto a carico del fegato e in termini di disturbi dello sviluppo e della riproduzione). Preferisci l'acciaio inox e il pirex (per saperne di più http://www.wwf.it/svelenati.sh )
  • Dove poppa il bimbo?Faresti mangiare al tuo cucciolo qualcosa di nocivo? Allora non comprare i biberon in policarbonato ma solo in vetro. Da quest’anno, grazie anche ad una battaglia del WWF (http://www.wwf.it/svelenati.sh ), finalmente non sarà più presente il bisfenolo A nei biberon per una nuova direttiva dell’UE, tuttavia per quelli già in circolazione...
  • Fare shopping per dissipare la noia
    e combattere la depressione conduce al debito e alla miseria, e non alla felicità, secondo un rapporto di una Commissione governativa inglese. I consumi eccessivi danneggiano invece l'ambiente e la qualità della vita per tutti. Evitiamoli.

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