domenica 5 febbraio 2012

Ancora ci prendono in giro sulla Raccolta Differenziata


Latina Oggi Venerdì 3 Febbraio 2012

Latina Scalo


Il Comune pensa di utilizzare per altri quartieri una parte dei 700mila euro destinati allo Scalo
Ripensamenti sulla differenziata Ora uno studio sull’efficacia del porta a porta
« Rischiamo di riempire il centro di rifiuti» GIANNI CHIARATO
Il bando per l’affidamento dell’area era atteso per l’inizio dell’anno
ERA considerato il punto di riferimento attorno al quale costruire il rilancio della raccolta differenziata dei rifiuti, Latina Scalo, ma ora in Comune c’è chi inizia a storcere il naso al pensiero che i 700mila euro erogati dalla Regione attraverso la Provincia possano essere impiegati esclusivamente per l’avvio del porta a porta nel quartiere della stazione ferroviaria.
Di questo si è discusso nella seduta di ieri della commissione comunale ambiente presieduta da Lucantonio. Di fatto ieri i commissari hanno dato mandato ai tecnici di studiare l’impatto della raccolta differenziata porta a porta sulla città, ed in modo particolare su Latina Scalo. Individuare quindi le zone degli insediamenti abitativi che più si adattano a quel tipo di
raccolta dei rifiuti. L’idea comunque è di utilizzare una parte di quei fondi per l’avvio del porta a porta nelle zone di Latina Scalo che lo consentono, come avviene già per la periferia del quartiere, e quindi utilizzare il rimanente per

l’acquisto di cassonetti e buste per altri quartieri.
«Con le attuali condizioni di raccolta - spiega Gianni Chiarato, consigliere della lista Città Nuove Alleanza per Latina - non possiamo pensare di estendere il porta a porta a tutta Latina Scalo. Soprattutto a quelle zone intensamente abitate,
dove i palazzi superano i cinque piani. Rischiamo di trasformare il quartiere in un discarica a cielo aperto.
Il presidente Lucantonio ha dato mandato ai tecnici di studiare la fattibilità del porta a porta su Latina Scalo.
Una volta che sul tavolo della commissione ambiente sarà arrivata la relazione faremo le dovute scelte».
Contrari all’idea avanzata da Lucantonio i consiglieri dell’opposizione. Fabrizio Porcari, Alessandro Cozzolino e Fabrizio Mattioli del partito democratico, insieme a Maurizio Patarini di Sì per Latina hanno contestato la scelta della maggioranza.
«Noi riteniamo che Latina Scalo sia il quartiere ideale per investire quel denaro - spiega Fabrizio Mattioli - Per la sua conformazione urbanistica rappresenta una sorta di piccola città che conta quasi 15mila abitanti. Poteva diventare modello. La maggioranza invece propone di escludere i condomini più abitati dal porta a porta, utilizzando una parte
dei fondi messi a disposizione dalla Regione per andare incontro a Latina Ambiente nell’acquisto di altri cassonetti e buste da utilizzare nel resto della città. A nostro modo di vedere hanno paura che Latina Ambiente non sia in grado di gestire questa cosa.
Se proprio non si vuole portare avanti il progetto di Latina Scalo allora pensiamo che si debba individuare una zona della città omogenea per sperimentare il porta a porta, anche se consideriamo vergognoso continuare con le sperimentazioni a distanza di venti anni dall’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti » .
A.R.
Come al solito continuano a prenderci in giro. Dovevano iniziare con il Porta a Porta, ma si sono inventati che questo sistema potrebbe trasformare la nostra cittadina in una "discarica a cielo aperto" (testuali parole). Si inventano una commissione di tecnici per valutare la fattibilità del sistema. Ma dove saranno mandati a studiare la questione questi tecnici: a Salerno, a Capannori, a Ponte delle Alpi? Si  perchè in queste città ci sono sicuramente palazzi di oltre 5 piani in cui la raccolta differenziata porta a porta funziona benissimo e non si può certo parlare di "discriche a cielo aperto". Sono queste realtà abitative a preoccupare il consigliere Chiarato?
Secondo noi il consigliere Chiarato dovrebbe preoccuparsi delle dichiarazioni del Presidente di Latinambiente, il quale afferma che la percentuale di raccolta differenziata potrebbe e dico potrebbe arrivare al 45% per fine anno 2012, (quando per legge dovrebbe invece raggiungere il 65%). Al momento è al 32% circa. Latinambiente afferma anche che il conferimento del tal-quale in discarica è diminuito costantemente dal 2007 ad oggi, tralasciando, forse volutamente, che la produzione procapite è in calo; da 616Kg anno a 597Kg anno, quindi è ovvio che  il conferimento in discarica è diminuto. La cosa che più ci indigna è che dopo 4 anni di raccolta differenziata, così come è effettuata, la percentuale è variata da un 30,49% ad un 32,02% e questi ancora vogliono inviare tecnici, ma per scoprire che cosa? L'unico sistema di raccolta differenziata veramente valido che può portare le percentuali al 70% ed oltre è il sistenma Porta a Porta con tariffa puntuale, come avviene a: Salerno con 140.000 abitanti anno 2009 e un 72% di R.D.,  a Capannori con 40.000 abitanti anno 2010 e un 72% di R.D., o a Ponte delle Alpi 8.500 abitanti anno 2010 e un 88% di R.D.. Vedere per credere clicca sul link sotto.
Convinti che si può fare? Cosa aspettiamo a chiedere ai nostri politicanti di cominciare veramente e seriamente a fare una seria politica per la gestione dei nostri rifiuti. Divulgate alle Vostre conoscenze Grazie

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